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Terremoto Sud: memoria del Centro di Solidarietà Proletaria a S.Andrea di Conza

26.11.2020 19:50
Il 23 novembre 1980,40 anni fa, un violento terremoto ( 6,9° Richter) devastò il Sud, ci furono 2735 morti, 9000 feriti, 400.000 sfollati.
In tutta Italia si attivò  una straordinaria gara di solidarietà popolare, vista l'inadeguatezza e i ritardi degli aiuti di Stato .
Tra i moltissimi che vi presero parte , Radio Onda Rossa e I Comitati Autonomi Operai di Roma costituirono il Centro di Solidarietà Proletaria fin dalle prime ore della tragedia.
Quella domenica 23 novembre, gli affezionati ascoltatori di Radio Onda Rossa telefonarono avvertendo del sisma e dell'urgenza di prestare soccorso.
La catena di solidarietà prese avvio seduta stante: la radio mise a disposizione il suo conto bancario per le sottoscrizioni( subito 2 milioni), i Comitati Autonomi Operai svuotarono 4 sedi in via dei Volsci per ricevere gli aiuti e al numero 32 il lunedì fu attivata una linea telefonica a nome del Centro di Solidarietà Proletaria per ogni incombenza e per comunicare con l'epicentro del terremoto.
Ininterrottamente, per 3 giorni in via dei Volsci una miriade di persone portò di tutto: dai generi alimentari a quelli sanitari, vestiario pesante,coperte,sacchi a pelo,scarponi,stivali, tende,brandine,lampade,gruppi elettrogeni,taniche,potabilizzatori,saponi....ben presto le 4 sedi furono colme e si dispose per il 27/11 la partenza per portare soccorso ai terremotati di S.Andrea Di Conza (Avellino).
Intanto Radio Onda Rossa aveva fatto appello alla disponibilità di compagne/i " almeno per una settimana, in condizioni di autosufficienza e vaccinazione antitifo", a cui risposero in molti tra architetti, geometri,elettricisti,infermieri,medici,precari 285,fotografi,cucinieri,tuttofare,....
Il 27 novembre giunsero a S.Andrea di Conza 60 compagne/i con al seguito 8 camion e 2 pulmini (in un mese furono inviati aiuti per oltre 200 milioni)
Erano i primi soccorsi che arrivavano, fu attrezzata subito la cucina che diede da mangiare a 1200 persone compresi i pochi militari inviati sul posto senza mezzi; un convento abbandonato per il sisma divenne il deposito degli aiuti che in continuità giungevano da Roma.
In breve, il 9 dicembre fu inaugurato il " baraccone in legno 15mt x 6" , che ospitava la mensa e il Centro Sociale ; nel convento fu attrezzato un pronto soccorso presidiato da medici e infermieri ; 2 architetti romani contribuirono alla rilevazione degli edifici lesionati; la rete elettrica fu ripristinata dagli operai elettricisti Enel giunti volontari da Roma e Catanzaro.
Ben presto i volontari denunciarono ammanchi e ruberie da parte dell'ammistrazione locale, del governo Regionale e Nazionale: " Terremoto, un affare da 40.00 miliardi",nel mentre la popolazione soffriva le durezze della distruzione e dell'inverno : per questo furono fatti oggetto dal sindaco DC ,dai  CC e dagli inquirenti, di discriminazioni e ostacoli, fino all'atto finale dei " 57 fogli di via" da parte del Questore di Avellino in data 24 e 25 dicembre !
Un atto politico quanto infame : i volontari, nel caso autonomi divenuti beniamini della popolazione, dovevano essere cacciati perchè in grado smascherare le magagne ; nelle zone terremotate non ci dovevano essere occhi indiscreti che denunciavano ed erano in grado di mobilitare la sofferenza.
Sotto Natale la popolazione di S. Andrea di Conza in  assemblea dimostrò e sottoscrisse mozioni di solidarietà, ma non ci fu verso, i CC manu militari operarono la fuoriuscita dal territorio di tutti i volontari , che solo successivamente nel giugno 1981 al TAR di Napoli ebbero partita vinta "con la revoca dei fogli di via , in quanto illegali".
 
La strage dei terremotati del Sud fu il grande business per la DC e la camorra, che con le decine di migliaia di miliardi della ricostruzione aumentarono a dismisura i loro poteri e traffici.
Le inchieste , i processi e le condanne postume non scalfirono questo malaffare; che continua a ripetersi con altri attori nei terremoti e nei disastri presenti.
La solidarietà dal basso di migliaia di volontari non è mancata nei terremoti del L'aquila,di Amatrice e altrove, ne cesserà di attivarsi ovunque ci sia sofferenza : la nostra umanità è fuori e oltre qualsiasi calcolo, ma dobbiamo pur porci di mettere fine agli sciacalli che mangiano sulle disgrazie, ai partiti e ai governi che glielo permettono.
 
Vincenzo
 
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di seguito la mozione scritta a mano e firmata da centinaia di persone presenti nell’assemblea di Sant’Andrea di Conza:  

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“-…I sottoscritti, vista l’azione della polizia  del 24\12\80, in Sant’Andrea di Conza, tendente a normalizzare  la situazione di tensione voluta dalla giunta democristiana e conclusasi col foglio di via ai compagni del Centro di solidarietà proletaria  Onda Rossa e del coordinamento universitario romanao, con motivazioni false e tendenziose , chiedono la revoca dei provvediementi legali adottati. Riconosciamo i compagni volontari come parte integrante della popolazione di S Andrea, poiché tutte le azioni di soccorso e gli interventi per riorganizzare la vita, nel nostro paese sono stati il risultato di un lavoro unitario, Intendiamo quindi continuare insieme ai compagni volontari la gestione di tutte le strutture sociali organizzate e riteniamo responsabile la giunta democristiana di qualsiasi tentativo provocatorio  che tenti di bloccare l’unitaria gestione dei servisi sociali di Sant’Andrea di Conza, Sapremo rispondere a qualsiasi provocazione…

seguono le firme................

 

 

I Fogli di Via : ozioso vagabondo pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica

“- Il questore della provincia di Avellino

Visti gli atti di ufficio, risulta che il sign….

Si è recato in Sant’Andrea di Conza (AV) insieme ad altri con l’asserito scopo di portare aiuto  e assistenza ai terremotati.

Letta la segnalazione in data 15 cm dal Sindaco di S A Conza, tramite i CC del Posto che denunziava  la grave sistuazione creatasi in quel comune ai fini dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Letto il rapporto n …del 24/12/80 del competente Comando dei CC…considerato che non ha più valido e giustificato motivo  di ulteriormente dimorare nel comune di Sant’Andrea, ove non ha peraltro una regolare sistemazione alloggiativa…Considerato che il predetto ha contestato pubblicamente i provvedimenti disposti dalle autorità a favore dei terremotati intralciando con la sua condotta l’opera di soccorso…ritenuto che per quanto esposto il predetto  è da considerare un “ozioso Vagabondo  e che per il suo comportamento provocatorio di istigazione,  ha aumentato lo stato di tensione della popolazione duramente provata, è da ritenersi pericoloso per l’ordine e sicurezza pubblica….visto, ecc ecc

ORDINA

che il sign…. Sia rimpatriato con foglio di via obbligatorio al suo Comune di residenza  e con divieto di fra ritorno in Avellino e nei comuni della provincia per anni tre

Avellino il 24/12/80 Il questore dr. G. Caruso”-  

 

 

 

COMUNICATO DEL CENTRO DI SOLIDARIETA' PROLETARIA 26dicembre 1980

 

Con un valore stimato a 200 milioni di aiuti portati  da Onda Rossa a Sant’Andrea di Conza e distribuiti capillarmente,  l’opera dei suoi volontari incominciava ad essere ben apprezzata dalla popolazione che mossa dall’entusiasmo degli stessi incominciò a collaborare nell’opera di denuncia delle malefatte, iniziando la caccia agli imboscatori…la situazione incominciava  a diventare incandescente e come si evince dai documenti allegati ai fogli di via  che arrivarono il giorno della vigilia di Natale, il sindaco di Conza si diede immediatamente da fare per ripulire il paese dai sobillatori ficcanasi e il 15 dicembre presentava una denuncia  presso i carabinieri di Conza,( gli stessi che nei primi giorni dell’arrivo degli autonomi romani, in paese, erano andati a rifocillarsi proprio nella loro mensa, l’unica funzionante) . In essa si denuziava la “grave situazione venutasi a creare in quel comune ai fini  dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica”

In seguito ad essa si giungeva a distanza di soli otto giorni alla brillante operazione di polizia e deportazione dei volontari scomodi denunciata dal volantino del 26 dicembre 1980:

“-…la mattina del 23 dicembre 1980 con una retata degna delle migiori tradizioni del fascismo, la polizia con un inspiegabile dispiegamento, prelevava 17 volontari che insieme ai giovani del posto gestivano mensa e centro sociale, li scortavano alla questura di Avellino per rispedirli a casa con l’infamante accusa di “oziosità e vagabondaggio”. Stesso trattamento, con più spettavolarità subirono  i volontari giunti il 24 -12-80 (il giorno dopo,) per dare il cambio per le feste natalizie. L’evidenza della faziosità è cosi forte che la stessa stampa nazionale ,(notoriamente “cattiva” con gli autonomi) si schiera da parte dei volontari,  e i giovani e la popolazione del paese raccoglie firme  di solidarietà ai compagni … Quello che i giovani di Conza e i volontari rimasti chiedono che le strutture di volontariato presenti  tutta l’irpinia non subiscano  e condannino il  trattamento  e l’oltraggio inflitto ai volontari e  che si rafforzi l’attività di controllo dal basso sulla prossima fase , in previsione  del saccheggio che i democristiani si apprestano a compiere sui fondi dell’emergenza e della riscostruzione, speculando, ecc..

 

 

 

 

L’esposto –denuncia dei 57 volontari allontanati col foglio di via:

…volontarie , perquisite e palpate nelle parti intime non in modo morboso da militi di sesso maschile…  

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“-….Il giorno 25 novembre 1980 a Sant’Andrea di Conza, i soccorsi inviati da Radio Onda Rossa organizzavano immediatamente la distribuzione di viveri alla popolazione…l’opera svolta dai volontari può essere testimoniata dai cittadini di Sant’Andra di Conza e dai giornalisti presenti…tra la gente del posto si cita il vice parroco Don Mario, il sindaco Andrea Frino, il quale ha presentato personalmente uno dei soccorritori romani al brigadiere della locale stazione dei CC, con i quali in assenza di qualunque altro organismo governativo, si è provveduto al soccorso…i soccorritori hanno organizzato una mensa gratuita a loro spese con cibo portato da Roma, si distribuiva cibo e vestiario presso l’Episcopio di Conza conosciuto come ex Seminario, si forniva assistenza sanitaria da personale qualificato. L’installazione della mensa era necessaria a causa dei danni presso le case e l’impossibilità di aiuto dai paesi vicini… In detta mensa tra l’altro usufruivano i militi dell’Arma , i vigili del fuoco , i soldati e i volontari in transito…. Accanto alla mensa si costruiva un capannone  attrezzato con stufe e suppellettili ad uso della popolazione, anche a scopo di riunirsi e discutere sui nodi della ricostruzione,…in mancanza di autorità governative sul luogo, i vigili del fuoco provenienti dalla Francia  e il personale medico dell’ospedale San Gennaro di Napoli hanno contribuito al soccorso aggregandosi al gruppo del Centro di solidarietà proletaria  Radio Onda Rossa.

In occasione del Natale, precisamente il 24 e il 25 dicembre 80, molti di noi denuncianti,utilizzando ferie , permessi scolastici, ecc.si è recato a Sant’Andrea per aiutare i gestori della mensa e i soccorritori…Alle 7 del mattino del 24 irrompevano conle armi in mano nei locali dell’Episcopio ufficiali e militi dei CC coadiuvati dalla PS, tiravano furori dal letto i sottoscritti ,puntando le armi a breve distanza e provvedevano alla perquisizione personale e dei locali motivata da ricerca di armi. La perquisizione dava esito negativo. I sottoscritti venivano condotti in alcuni pulman e altri con le proprie auto scortati dagli agenti presso la questura di Avellino dove venivano fotografati, di fronte, profilo e nell’intera figura con un numero progressivo sulla spalla, poi rilevate impronte digitali. Ecc. tutto ciò senza aver contestato un reato specifico. Quindi si procedeva al foglio di via con divieto di ritorno per tre anni ad Avellino e provincia….Il giorno 25 dicembre nuovamente, ufficiali e militi dell’Arma e della POS facevano irruzione nel Centro Sociale annesso alal mensa di Sant’Andrea e sempre con le armi spianate ingiungevano   ai sottoscriti di alzarsi e procedevano alla perquisizione personale. In particolare veniva effettuata perquisizione personale su persone di sesso femminile da parte di militi di sesso maschile anziché come prevede la normativa dal personale femminile della Polizia di Stato come istituito…. Le suddette tutte denuncianti, sono state palpate , anche in parti delicate e alle loro rimostranze di fronte ad un Maresciallo della questura di Avellino, veniva loro risposto che il personale femminile non era disponibile  e che la perquisizione  non era stata effettuata  in modo morboso e che vi era l’esigenza di cercare delle armi….Si fa presente che l’installazione completa del campo roulottes è stata effettuata da parte dei volontari che in questi giorni si accingevano a costruire i servizi sanitari …nell’area si sono avvicendati 280 volontari…le autorità locali, prima dei fogli di via, hanno rilasciato a molti dei volontari, attestati di riconoscimento dell’utilità dell’opera svolta…Nessuna struttura a tutt’oggi organizzata dal Comune o altra istituzione, ha provveduto al soccorso di persone, cose ed animali nei casolari e nelle masserie del circondario…soltanto il 18 dicembre è stato accertato che l’acqua delle fontane pubbliche non era potabile…solo in seguito alle denunce pubbliche effettuate in sede comunale è stato possibile recuperare gran quantità di viveri e vestiario stipati in 35 magazzini privati e non messi a disposizione della popolazione.  A tutt’oggi risultano ancora imboscati viveri e vestiario in due magazzini facenti capo all’Arciprete e al vicesindaco del paese…

Seguono la firme dei denuncianti”- -

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