partecipare è libertà

lettera a Azzolina

10.04.2020 15:27

Alla Ministra dell'Istruzione on. Lucia Azzolina
Viale Trastevere Roma
Oggetto: riferimento alla NOTA MIUR 388 del 17 -03.2020  del Dott. Max Bruschi.   
La sottoscritta Laura Parisi
 in merito alla nota Miur n.388 del 17 marzo 2020, rileva quanto segue :  
1) Nessun docente può avere esperienza e competenza didattica dell'uso della didattica tramite piattaforma
digitale senza averla prima sperimentata .
2) Come si può rimodulare una programmazione se non si conosce lo strumento digitale ( per non averlo mai
testato sugli studenti) e se non si conosce l'efficacia didattica che esso ha sugli studenti?   
3) Come si può valutare, anche ai soli fini formativi, un processo didattico che non si è in grado di governare nel
suo utilizzo quotidiano?   
4) Come si può considerare valido uno strumento che non è previsto per la didattica di classe e non è normato
dalla legislazione scolastica?
5) Nella nota 388 del 17 marzo 2020, l'autore che conosce il latino scrive: "Ibi semper est victoria, ubi concordia
est", ma i docenti italiani rispondono con una frase di Cartesio: "Cogito ergo sum".  I docenti nella concordia e
con responsabilità, non eseguono consigli dalla dubbia natura di legittimità!  
6) I docenti sono consapevoli che la didattica a distanza , che spontaneamente , senza alcun obbligo  ne
programmazione , nelle forme diverse , da quelle  più fantasiose  a quelle più semplici , in un momento di grave
emergenza come quello che stiamo vivendo , non può essere imposta.  
I docenti sono certi che la didattica a distanza in questo momento serva a tenere un contatto con  gli studenti , ma
che al contempo essa aumenti le differenze , che invece la scuola dovrebbe azzerare , e discrimini in qualche
modo chi non ha strumenti  e mezzi, chi non ha le competenze necessarie ; un ragionamento semplice che non
necessita di spiegazioni  e che , per chi si deve occupare di educazione e istruzione, è  di primaria importanza.
Dunque si chiede l'immediato ritiro della nota 388 e una valutazione attenta del problema , poiché in questa
situazione di emergenza il personale docente delle scuole italiane non ha posto alcun ostacolo a mantenere i
contatti con gli studenti
La enorme quantità di note, circolari, decreti che ogni giorno compaiono nelle pagine ufficiali della scuola
accompagnate da altrettante circolari dei dirigenti che prescrivono, invitano, suggeriscono, minacciano ,
sollevano ricatti morali non fanno altro che  rendere il clima teso e procurano ansia, tensione,  inquietudine, si
chiama stress.
Vi chiediamo di smetterla. Abbiamo capito che questo è un modello di scuola che volete imporci approfittando
della emergenza e scavalcando le istituzioni democratiche della scuola. È  ora di finirla.
Non ci sembra giusto né corretto cercare ad ogni costo normalizzare un contesto straordinario disattendendo l art.
33 della Costituzione attraverso l art.34 sapientemente citato per focalizzare l attenzione sugli studenti e
distoglierlo dal diritto di libertà di insegnamento.
Cordiali saluti,
Laura Parisi
Docente Liceo Artistico
di Cagliari

Indietro

Cerca nel sito

© 2016 Tutti i diritti riservati.