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La società della cura contro il Far West di Bonomi

11.10.2020 12:30

La società della cura contro il Far West di Bonomi

Marco Bersani

Si dice che ami le immersioni davanti alle più belle isole del mondo, la musica degli anni '80, la buona tavola e le visioni in anteprima dei film in uscita, ma la vera passione di Carlo Bonomi (un ossimoro per cognome), presidente di Confindustria, sembra il disprezzo per i poveri che non perde occasione per esternare.

Ha ribattezzato l'Italia “Sussidistan”, gridando a squarciagola che nei decreti del Governo c'è solo denaro a pioggia per sussidiare i poveri e nulla per le imprese, “le uniche che possono rilanciare l'economia”.

Bonomi sa che, in questa fase di estesa capacità produttiva inutilizzata, dovuta ai mesi di lockdown, nessuna impresa si azzarderebbe a investire o anche solo a tornare alla produzione pre-Covid, oltre ad essere consapevole che, essendo aumentata esponenzialmente la povertà nel Paese, si è proporzionalmente ridotta la fascia di popolazione con capacità d'acquisto.

Infatti, non chiede piani industriali strategici -per esempio, una radicale trasformazione ecologica della produzione alimentare, manifatturiera, delle reti energetiche e infrastrutturali- ma solo che tutti i soldi a disposizione vadano alle imprese, e più precisamente -data la difficoltà ad investire- ai dividendi degli azionisti.
 

Ma corrisponde a realtà l'analisi di Bonomi? Guardando i dati non si direbbe proprio: dei 112 miliardi messi a disposizione dal governo per contrastare gli effetti economico-sociali dell'epidemia, alle imprese in senso stretto è andato il 48%, pari a 53 miliardi, sotto forma di agevolazioni ed esenzioni fiscali, contributi a fondo perduto e garanzie pubbliche ai finanziamenti bancari. Se ai sostegni diretti aggiungiamo anche quelli indiretti, la cifra sale a 67 miliardi, ovvero il 60% del complessivo stanziato. Se, infine, calcoliamo anche i 44 miliardi per il Fondo patrimonio della Cassa Depositi e Prestiti, che ha il compito di ricapitalizzare aziende di grandi dimensioni in difficoltà, il quadro diviene ancor più netto: siamo di fronte al più classico “chiagne e fotte”, la vera cifra della cultura d'impresa di questo Paese.

Non contento, il prode Bonomi si è cimentato su un tema ben conosciuto nella corte dei poteri dominanti: le tasse.

continua qui: https://www.attac-italia.org/la-societa-della-cura-contro-il-far-west-di-bonomi/

 

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Marco Bersani
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