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Dateci i soldi e fatevi i cazzi vostri” capitalismo all' italiana

20.05.2020 18:22

Capitalismo all’italiana: “Dateci i soldi e fatevi i cazzi vostri”

A fronte delle centinaia di miliardi messi a disposizione dal goverrno, che le imprese pretendono per se senza alcun impegno nel contribuire a cambiare in meglio il Paese,si segnala la determinazione della Confindustria che si oppone ai finanziamenti “a pioggia”,chiedendo valanghe di soldi a fondo perduto .

Insomma il ritornello è sempre quello,  "se stanno bene gli imprenditori , a cascata staremo meglio tutti" : della serie" lo Stato deve stare lontano dagli affari, ma non deve far mancare i soldi pubblici". Ovvero il mantra Confindustriale “dateci i soldi e fatevi i cazzi vostri”, in pratica la richiesta di un capitalismo assistito  senza contropartite. In questo modo, la cascata di miliardi in arrivo non solo non cambierà il Paese, ma finirà per perpetuare all’infinito il sistema delle diseguaglianze che la pandemia ha reso visibile a tutti.

 

Ex Ilva, ArcelorMittal mette in cassa integrazione altri 1.000 lavoratori senza preavviso.

Durante l’incontro di giovedì 14/5 pomeriggio con i metalmeccanici, l'azienda aveva annunciato che la ripartenza di alcuni impianti era slittata e per circa 600 lavoratori sarebbero stati prorogati gli ammortizzatori. Nemmeno una parola, secondo i sindacati, sulla ulteriore riduzione di personale. I franco-indiani sembrano intenzionati ad arrivare a un altro scontro col governo

 
 

Sono arrivati in fabbrica come tutte le mattine, ma il loro badge era disattivato: la cassa integrazione è partita nel cuore della notte e nessuno ne era a conoscenza. È l’ultima disavventura dei lavoratori di Arcelor Mittal, la multinazionale che gestisce gli impianti dell’ex Ilva di Taranto, di Novi Ligure e di altri stabilimenti italiani. Sono circa mille i lavoratori che hanno scoperto di essere stati collocati in cig senza preavviso. O meglio, il preavviso era stato inviato nel corso della notte attraverso il portale interno dell’impresa.

Una mossa che i vertici del colosso franco indiano non hanno precedentemente condiviso con i sindacati. Anzi. Durante l’incontro di ieri pomeriggio tra metalmeccanici e azienda, questa aveva annunciato che la ripartenza di alcuni impianti era slittata e quindi per circa 600 lavoratori sarebbero stati prorogati gli ammortizzatori sociali. Nemmeno una parola, stando a quanto raccontano i sindacati, sulla ulteriore riduzione di personale negli impianti.

Con queste ultime collocazioni in cassa, il numero di lavoratori nello stabilimento tarantino scende sotto le tremila unità. Ma è soprattutto la modalità utilizzata da Arcelor che preoccupa i sindacati. L’azienda, pur avendo a disposizione una clausola che entro la fine dell’anno permetterebbe di lasciare gli impianti italiani con il pagamento di una penale, sembra intenzionata ad alzare un nuovo polverone per arrivare a un altro scontro col Governo e provare a negoziare nuove condizioni per l’uscita.
 

Fca chiede aiuto allo Stato, agli Agnelli-Elkann un maxi prestito da 6,5 miliardi


Fca, l’ex gruppo Fiat della famiglia Agnelli-Elkann, punta ad un prestito garantito dallo Stato da 6,3 miliardi di euro. Il gruppo automobilistico italoamericano, che nei prossimi mesi porterà a termine la fusione con i francesi di Psa (Peugeot-Citroen), è in trattative per ottenere la linea di credito con la banca Intensa Sanpaolo.

Stando ai termini dell’operazione, rivelati da Bloomberg, a fornire una garanzia pubblica per l’80% dell’importo sarebbe la Sace (società del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti), con garanzia che dovrebbe essere a quel punto concessa con un decreto del Ministero delle Finanze. In questo modo Fca potrebbe fare fronte alle maxi perdite accumulate nel solo primo trimestre del 2020, all’inizio dell’emergenze Cornavirus, che ha segnato per l’ex Fiat una perdita di liquidità da 5,5 miliardi di dollari.

Sempre l’agenzia Bloomberg specifica che sia Fca che i ‘promessi sposi’ francesi di Psa hanno deciso questa settimana di eliminare dividendi da 1,1 miliardi di euro, che entrambi i gruppi hanno deciso di pagare come parte del loro accordo di fusione. La rinuncia ai dividendi è una mossa necessaria per potere accedere al prestito con garanzia pubblica.

Un’impresa che chiede ingenti finanziamenti allo Stato italiano riporta la sede in Italia. La FCA ha la sede legale ad Amsterdam e il domicilio fiscale a Londra. Non solo. Gli Agnelli da neanche un mese sono diventati proprietari di Repubblica, La Stampa, l’Espresso e degli altri giornali e mezzi di comunicazioni del gruppo Gedi(ex proprietà  De Benedetti).

   

 

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